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ENZIMI DIGESTIVI, SI, MA COSA SONO?

  • Immagine del redattore: LA_RUGGI
    LA_RUGGI
  • 17 set 2019
  • Tempo di lettura: 4 min

Buon pomeriggio ragazzi,


oggi vorrei parlare dell’importanza di un integratore,

a mio avviso ESSENZIALE nella dieta di tutti i giorni.

Molti di noi infatti, non sanno che il cibo cotto è un cibo “morto”, poiché la cottura non solo distrugge (in parte) i nutrienti dei cibi, ma riduce la loro digeribilità.

Questo, unito allo stile di vita moderno che induce a un’alimentazione spesso non equilibrata e a prodotti essi stessi provenienti da coltivazioni su larga scala e terreni agricoli impoveriti, non gioca certo a favore del nostro apparato gastro-intestinale.

Voglio parlare oggi della soluzione a tale problematica che arriva dagli enzimi digestivi.


MA COSA SONO GLI ENZIMI DIGESTIVI?

Questi enzimi vengono prodotti dal nostro organismo: si chiamano Amilasi, Proteasi, Lattasi, Lipasi, Glucosidasi, Transferasi, Emicellulasi, Betaglucanasi e la loro attività è fondamentale per la scomposizione, l’assorbimento e l’assimilazione dei principi nutrizionali e dei cofattori essenziali quali vitamine, minerali e oligoelementi.

La digestione è un processo lungo e complesso che consiste nell’assimilare i cibi attraverso la scomposizione degli elementi nutritivi. È nella prima ora del processo digestivo, infatti che gran parte del cibo può essere pre-digerita, nella parte alta dello stomaco, proprio dagli enzimi digestivi; arrivando poi all’intestino tenue, dove il pancreas secerne i propri enzimi. Questo significa che se il cibo viene adeguatamente predigerito il pancreas fatica decisamente meno!

Esiste, in realtà, una vera e propria teoria in proposito, chiamata “Adattamento Secretivo degli Enzimi Digestivi”, la quale afferma che tanto maggiore è il carico che viene assolto nella digestione dagli enzimi alimentari esogeni (cioè introdotti con il cibo), tanto minore sarà il carico enzimatico posto su pancreas e intestino tenue, conservando la capacità enzimatica propria dell’organismo per svolgere altri fondamentali processi metabolici, quali la riparazione di tessuti e organi, immunoregolazione e neurotrasmissione.


GLI ENZIMI NELLA NOSTRA ALIMENTAZIONE

- seguendo una dieta ricca di cibi crudi che grazie al loro intrinseco elevato contenuto enzimatico, sono in grado di supplementare il carico digestivo dell’organismo: è dimostrato che il pancreas umano risulta ipertrofico (80-90 gr. per 60 Kg).

- integrando la propria dieta con enzimi digestivi, per arricchire il nostro organismo di quelle sostanze bioregolatrici fondamentali per la scomposizione e l’assorbimento di carboidrati, proteine, grassi, fibre, vitamine e minerali.

Non tutti gli enzimi però sono uguali:

1. gli enzimi di origine animale (pepsina, tripsina e pancreatina) agiscono tra i 50-60°C a pH acido,

2. gli enzimi vegetali (bromelina e papaina) agiscono tra i 20-30°C a pH alcalino.


Gli unici ad agire lungo tutto il tratto digerente, a temperatura simile a quella corporea (30-40° C) ad un pH tra 3,0 e 9,0 sono gli enzimi digestivi da fermentazione di maltodestrine: la loro attività inizia da subito effettuando la digestione del 60% dei carboidrati, del 30% delle proteine e del 10% dei grassi. Essi rappresentano inoltre una fonte di alta qualità ed efficienza fermentativa.

(Ma come diceva Edward Howell, pioniere dell’enzimologia alimentare “gli enzimi sono una vera pietra di paragone della vitalità: offrono un importante mezzo di calcolo per l’energia di un organismo. Ciò che noi chiamiamo energia, forza vitale, energia nervosa, forza, può essere sinonimo di attività enzimatica”).


PERCHÉ GLI ENZIMI SONO IMPORTANTI?


Una corretta attività pre-digestiva svolta dagli enzimi ha ripercussioni positive sul metabolismo (in cui è fondamentale il ruolo della Lipasi, deputata alla corretta scomposizione e allo stoccaggio dei grassi) e sulla funzione immunitaria. Risulta poi particolarmente importante nei soggetti over 60 e in particolari stati patologici quali diabete, allergie, infezioni.

Dunque, come la digestione è un processo complesso ed essenziale, anche nutrirsi deve essere un piacere.

Mediante la digestione dei cibi, dunque, si determina l’assimilazione di tutti quegli elementi necessario per un equilibrato funzionamento dell’organismo. La digestione degli zuccheri, delle proteine e dei grassi è favorita da alcuni enzimi prodotti dal tratto digestivo.


QUALI SONO ALCUNI SINTOMI DELLA CATTIVA DIGESTIONE?

Inappetenza, senso di pesantezza allo stomaco, sonnolenza, alitosi e flatulenza. Inoltre l’uso di alcuni medicinali, l’obesità, le infiammazioni del tratto digerente e la cattiva alimentazione concorrono a creare questo disturbo.

Alcuni aiuti mirati possono essere:

- Un aiuto digestivo per il latte e i suoi derivati nei soggetti intolleranti al lattosio. Integratori a base di lattasi, enzima indicato per coadiuvare il fisiologico metabolismo del lattasio.

Il lattasio è uno zucchero contenuto nel latte e nei latto-derivati la cui metabolizzazione in alcuni soggetti può risultare difficoltosa, causando ad esempio gonfiore o tensione addominale.

- L’assunzione di bromelina, integratore a base di estratto del gambo dell’ananas che favorisce non solo la funzione digestiva, ma sostiene il drenaggio dei liquidi corporei e la funzionalità del microcircolo, allevia la sensazione di gambe pesanti e contrasta gli inestetismi della cellulite.

- Enzimi e miscele che favoriscono e risvegliano la digestione a base di enzimi di derivazione naturale da maltodestrine fermentate. Aiutano la digestione e favoriscono la regolare funzionalità gastrointestinale e quindi l’elimnazione dei gas.

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Buona Serata!




 
 
 

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