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IL SALE, amico o nemico?

  • Immagine del redattore: LA_RUGGI
    LA_RUGGI
  • 26 ago 2019
  • Tempo di lettura: 7 min

Buon inizio di settimana a tutti e bentornati sul mio Blog.

Oggi, parliamo del SALE. Amico o Nemico?

Come sempre dipende da noi…


Il sale è un elemento molto presente sulla terra, sia nell’ambiente che all’interno degli organismi viventi. Esso si trova sia allo stato naturale, ovvero sottoforma di sale marino o minerale, che in svariati prodotti industriali e all’interno del corpo umano, presente nella quantità di circa 250 grammi. Non è da intendersi solo quello “da cucina” ma anche quello contenuto in modo naturale in tutti gli alimenti della dieta, soprattutto nei cibi conservati.


PROPRIETA’, BENEFICI E CONTROINDICAZIONI

Il sale è un prodotto ingiustamente demonizzato: è un elemento naturale prezioso, oltre che un minerale essenziale per il nostro organismo. È fondamentale per numerosi meccanismi fisiologici vitali, come la trasmissione degli impulsi nervosi e la regolazione della pressione. Il problema è che spesso, senza neanche rendercene conto, ne abusiamo.


PROPRIETA’ NUTRIZIONALI

Il sale è da sempre apprezzato per la sua capacità di insaporire il cibo.

Negli ultimi due secoli sono molti gli studi che si sono concentrati sulle proprietà del sale, dimostrando come questo rivesta un’importanza cruciale per la salute dell’essere umano. I suoi effetti sono correlati alla presenza della molecola di sodio. Infatti:

- Stimola processi fisiologici importanti per l’organismo.

- Interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi, ma regola anche la pressione e lo scambio di liquidi nel corpo.

- Aiuta a mantenere i fisiologici meccanismi osmotici cellulari e tissutali.

- Previene la stitichezza. Il marino, in particolare, ha un effetto lassativo.

- Aiuta a liberare le vie respiratorie. Chi ha problemi del genere può avere dei benefici sia dalle classiche “fumenta” con il sale, sia recandosi in una zona di mare e semplicemente respirando l’aria ricca di iodio.


ALTRI BENEFICI

Il sale può essere usato in diversi modi: per ottenere benefici non serve solo usarne la giusta quantità sui cibi, ma può essere impiegato anche per altri scopi. Ad esempio, può svolgere un ruolo antinfiammatorio a livello gengivale e antisettico, aiutando a combattere alito cattivo e mal di gola: in questo caso si utilizza per fare dei gargarismi dopo essere stato sciolto nell’acqua tiepida. Puoi usare il sale anche per disinfettare ferite interne alla bocca e ascessi.

Nella medicina popolare viene anche impiegato come antidolorifico: se utilizzato caldo, si può inserire in un sacchetto di tela o di lino e poggiarlo sulla zona dolorante, in modo da ottenere sollievo su cervicale, reumatismi, mal di schiena, distorsioni o contratture.

Infine, il sale è capace di aiutarti a scaricare lo stress, facendo un bagno con acqua tiepida in cui è stata sciolta una tazzina di sale.


MA QUANTO SALE SI DOVREBBE UTILIZZARE AL GIORNO?

Prima di inoltrarci nei vari tipi di sale e nelle controindicazioni, è bene chiarire che è solo l’uso eccessivo del sale a comportare problemi: il sale di per sé è un elemento essenziale per la nostra salute. L’Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia al massimo 6 grammi di sale al giorno: purtroppo, i dati italiani rivelano che, in realtà, la media di consumo si attesta intorno ai 12-15 grammi, anche perché sono molti gli alimenti che “nascondono” dosi di sale che ignoriamo. Il sale può essere considerato un importante fattore di rischio per alcune patologie per il suo contenuto in sodio, minerale responsabile di alcuni effetti negativi sulla salute quando assunto in eccessiva quantità. Per prevenire ipertensione e patologie cardiovascolari è importante ridurre questa quantità:

in questo caso, leggere bene le etichette dei prodotti confezionati deve essere il primo strumento per evitare l’abuso di sale.



SALE MARINO E SALEGEMMA: LE DIFFERENZE

Il sale che si trova comunemente in commercio può essere di origine marina (sale marino), cioè prodotto attraverso l’evaporazione delle acque oceaniche o dell’acqua dai laghi di acqua salata, oppure può essere terrestre, cioè ricavato dai giacimenti: in questo caso, si chiama salgemma. Naturalmente, secondo la composizione dell’acqua o del terreno, può contenere sali minerali in grado diverso.

Il sale marino può essere integrale, cioè non raffinato: è più ricco di minerali diversi dal sodio, come lo iodio, il rame, lo zinco e il bromo. Purtroppo, i processi di raffinazione e sbiancamento lo impoveriscono: con il processo industriale il sale viene ripulito chimicamente e ridotto a cloruro di sodio, per il 95% circa, i minerali e gli oligoelementi essenziali vengono semplicemente eliminati.

Il sale iodato, invece, è un comune sale da cucina (sia marino che salgemma) a cui è stato aggiunto artificialmente dello iodio sotto forma di ioduro o iodato di potassio. L’assunzione di sale iodato (sempre moderata, perché anche il sale iodato contiene ovviamente lo stesso sodio di quello non arricchito) viene raccomandata per prevenire e curare le patologie tiroidee che insorgono in seguito alla carenza di questo minerale. Utilizzare regolarmente il sale iodato significa evitare scompensi tiroidei legati a un’alimentazione poco equilibrata e, appunto, a una carenza di iodio.


L’ABUSO DI SALE IN CUCINA

In cucina il sale viene usato soprattutto per esaltare il sapore degli alimenti: è usato in tutte le culture gastronomiche del pianeta, in alcuni casi associato ad altri insaporitori. Ma è da sempre usato anche per conservare gli alimenti: la salamoia, infatti, è una tecnica che usa una soluzione di acqua e sale che inibisce lo sviluppo e la proliferazione dei batteri. Nel mondo gastronomico ci sono tantissime preparazioni, a base di carne, di pesce o di vegetali, fatte con il sale. In cucina si può scegliere se usare il sale marino integrale, meno raffinato del “normale” sale da cucina.

LE TIPOLOGIE DI SALE IN COMMERCIO

In commercio esistono vari tipi di sale provenienti da tutto il mondo: quali scegliere? Come abbinarli ai diversi cibi? E, soprattutto, i benefici per la salute che molti promettono sono reali? I tanti tipi di sale in commercio sembrano rispondere più che altro a una finalità commerciale, perché non ci sono grandi differenze rispetto alla composizione e ai benefici. L’utilità effettiva di questi tipi di sale riguarda la cucina, non la salute. Ognuno ha infatti un sapore, un aroma e un colore che aiutano ad arricchire le pietanze in modo diverso dal solito. Vediamo quali sono: sale rosa dell’Hymalaia, sale di Cervia, sale nero di Cipro, sale blu di persia, sale grigio di Bretagna, sale rosso delle Hawaii, sale kala malak, fleur de sel, sale affumicato della Danimarca e sale di Tropea.

CONTROINDICAZIONI

Come abbiamo visto, se il sale è, da una parte, ingiustamente demonizzato, dall’altra un suo abuso abituale comporta dei problemi da non sottovalutare. Un consumo di sale superiore ai valori sopra consigliati può portare all’insorgenza di diverse patologie, ma è anche vero che, eliminarlo completamente dalla dieta quotidiana, comporta altrettante carenze.

In ogni caso, elevato consumo può portare a sviluppare:

- l’ipertensione arteriosa. Un consumo eccessivo di sale può favorire l’instaurarsi dell’ipertensione arteriosa: se soffri di pressione alta o problemi legati alla circolazione devi ridurre o il sale dalla dieta, naturalmente dopo aver consultato un medico;

- diversi disturbi cardiovascolari, come malattie del cuore, dei vasi sanguigni e dei reni, sia per il legame con l’aumento della pressione arteriosa che indipendentemente da questa;

- la ritenzione idrica, aumentando così i problemi di cellulite;

- una maggiore incidenza di tumori dello stomaco, a maggiori perdite urinarie di calcio e, quindi, a un maggiore rischio di osteoporosi.


SALE E BELLEZZA

Questo prezioso prodotto non si usa solo per l’alimentazione o per conservare prodotti che devono durare nel tempo, ma ha anche tanti usi in ambito cosmesi e bellezza. Infatti, ha la capacità di catturare i liquidi che ristagnano nei tessuti, drenando e idratando il corpo.

Ma come impiegare il sale in casa per la bellezza quotidiana? Ecco qualche consiglio.

- Fare uno scrub. Il sale è un ottimo prodotto per eliminare le cellule morte del viso. Basta mescolare 1 cucchiaino di sale fino e 1 cucchiaino di olio d’oliva in una ciotola, massaggiando sul viso delicatamente. Ma puoi anche fare uno scrub sul corpo, per rimuovere le cellule morte e migliorare la circolazione.

- Sgonfiare occhi e gambe. Fare un bagno con acqua e sale ha un effetto drenante e aiuta a sgonfiare le gambe: basta preparare un bagno caldo, versando nell’acqua del sale marino grosso. Ma anche il gonfiore degli occhi può essere attenuato: mescola 1 cucchiaino di sale in una tazza abbondante di acqua calda e applica l’impacco sugli occhi. Infine, facendo un bel pediluvio, puoi sgonfiare anche i piedi e donare loro sollievo.

- Lenire infiammazioni della pelle. In caso di acne, punture di insetti, psoriasi o eczema, può essere utile fare un bagno in acqua calda aggiungendo 1 litro e 1/2 di sale marino grosso.

- Salute dei capelli. Aggiungere del sale allo shampoo prima di applicarlo sui capelli può aiutare in diversi modi: ridurre la forfora, sgrassare il cuoio capelluto, promuove la crescita dei capelli.

- Purificare la pelle grassa. Questo prezioso elemento aiuta a purificare i pori e a bilanciare la produzione di sebo, riducendo la formazione dell’acne.


SPORT E SALE

Infine, è importante parlare dell’essenziale ruolo svolto dal sale per gli sportivi. Chi pratica sport, infatti, deve stare più attento a non alterare l’equilibrio fisiologico e ad assumere le giuste quantità di sale. Il sale svolge un ruolo fondamentale nelle funzioni fisiologiche, in particolare nel mantenimento del volume sanguigno, nel bilanciamento idrico, nell’equilibrio acido-basico e nella conduzione nervosa. L’espulsione del sale dal nostro sistema avviene soprattutto attraverso urine e sudore: ecco perché chi pratica uno sport deve stare più attento a non alterare l’equilibrio fisiologico. Durante gli sport che prevedono un’attività fisica intensa e prolungata il sale viene espulso attraverso la pelle assieme all’acqua: questo meccanismo serve a mantenere la giusta temperatura corporea. Più è abbondante la sudorazione più si perdono fluidi e, con essi, il sodio: bevendo solo acqua la reidratazione avviene in modo incompleto perché si recuperano i liquidi ma non i sali persi. Il non reintegro del sodio può avere delle possibili complicazioni, quali: una carenza di sodio, che in forma lieve può causare malessere, nausea, cefalea e crampi; o/e, in generale, un abbassamento del livello della performance sportiva.


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